"Corriere della sera"
È in corso in tutta Italia lo sciopero di 115 mila medici e veterinari dipendenti del Servizio sanitario e anche di 20mila dirigenti sanitari, amministrativi, tecnici e professionali del Ssn. Possibili disagi, quindi, per i cittadini negli ospedali e negli ambulatori. Gli operatori, per protesta contro i tagli pesanti, per il blocco del turnover e del contratto (fermo dal 2009), per la mancata tutela assicurativa incroceranno le braccia per quattro ore all'inizio di ogni turno. Secondo i sindacati l'adesione allo sciopero dei medici ospedalieri si attesta sopra il 70%.
L'INTERVENTO DEL MINISTRO - Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in visita a un ospedale israelitico ha brevemente commentato lo sciopero dei medici: «Non entro nel merito delle trattative per il rinnovo del contratto dei medici, che rientra in un quadro più ampio che è quello del contratto del pubblico impiego per il quale c'è un blocco. Punterei piuttosto l'attenzione sul cosiddetto rinnovo a costo zero». «Da questo punto di vista - ha aggiunto - ho incontrato le parti sociali e sto lavorando per avviare almeno in questo settore una riqualificazione della professione che credo sia necessaria anche per non svilire la funzione sociale della professione medica e delle professioni ad essa collaterali». Intanto un centinaio di medici, dirigenti sanitari e veterinari sta partecipando, davanti al ministero dell'Economia, al presidio indetto da diciotto sigle sindacali
I DISAGI - Potranno saltare gli interventi programmati, le visite e gli esami diagnostici negli ospedali e nei servizi territoriali pubblici. Secondo le stime dei sindacati potrebbero saltare circa 500mila controlli specialistici e 30mila interventi chirurgici ma saranno ovviamente garantite le prestazioni essenziali e quelle di emergenza e urgenza. Ma lo stop riguarderà anche i veterinari che fermando i controlli bloccheranno le macellazioni dei capi di bestiame, migliaia di bovini, suini e ovini. Così come non ci saranno i consueti controlli per la sicurezza alimentare nei mercati ittici e in quelli ortofrutticoli.
LE MOTIVAZIONI - I motivi della protesta, come spiega il segretario nazionale Cgil Medici, Massimo Cozza, sono i continui tagli lineari alla sanità: «Abbiamo sempre meno risorse per garantire le prestazioni sanitarie per i cittadini - sottolinea Cozza - noi medici siamo sempre di meno, abbiamo circa 10.000 medici precari dal futuro incerto. Operiamo con l'ansia di essere ingiustamente denunciati da chi specula sulla salute».
22 luglio 2013 | 12:33
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