per l'assegnazione delle case popolari. In aumento gli sfratti.
Nelle Marche sono stati 1.202, nel corso del 2012, i provvedimenti esecutivi di sfratto, su un totale di 1.252 emessi. Il dato, stato reso noto oggi da sindacati e associazioni degli inquilini, fotografa la crisi e "rappresenta una quantità non più trascurabile". Ai numeri relativi agli sfratti, infatti, si sommano altri dati molto pesanti. A cominciare dalle 5.978 domande di assegnazione di una cosiddetta casa popolare, presentate fra il 2008 e il 2011 nei 66 comuni marchigiani che hanno offerto tale possibilità: significano che una famiglia marchigiana su nove, fra quante sono in affitto, non è in condizioni di garantirsi una casa. Nelle Marche, inoltre, sono solo più di centomila le famiglie che vivono in locazione (il 15,9% del totale), mentre crescono le domande di accesso al fondo sociale per gli affitti (10.278 nel periodo 2008-2011). Secondo Cgil, Cisl, Uil Marche, Sunia, Sicet, Uniat e Unione inquilini ,"questa crisi finanziaria e produttiva ha aggravato anche una preesistente situazione di difficoltà abitativa, trasformandola in reale emergenza". Da qui la richiesta collettiva "che le risorse disponibili a livello regionale, sulla scia di quanto concordato dalla giunta con i sindacati nel 2012, debbano essere destinate a sostenere la locazione e ad evitare l'aggravarsi del fenomeno degli sfratti per morosità incolpevole, derivante dalla perdita del lavoro". La proposta è di utilizzare tutti gli stanziamenti riferiti al sistema abitativo inseriti nel bilancio preventivo 2013, a partire dai 1,3 milioni di euro previsti dal piano operativo 2013 per le misure già concordate nel 2011 e dai 2 milioni previsti per il fondo di garanzia per la locazione e l'accesso alla prima casa. (Agi)
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