Brevi dal territorio.

"Radio Gold Fabriano."

Segnali positivi all'Elica di Fabriano. Ieri vertice tra sindacati e azienda sulla riconversione dello stabilimento di Serra San Quirico e sul ridimensionamento dell'organico. Si parla di mobilità incentivata e nuova cassa integrazione. "Clima costruttivo che lascia ben sperare" dicono i sindacati.

Pressing sul tribunale fallimentare per i lavori Quadrilatero. Ieri il vertice con il Governatore Spacca a Roma. Governo e Ministro hanno confermato  il completamento del finanziamento del progetto.Una nuova azienda subentrerà ad Impresa spa in cassa integrazione. Entro due anni concluso il tratto Serra San Quirico-Albacina-Cancelli. 

Nuova tegola per la ex Ardo di Antonio Merloni ceduta all'imprenditore Porcarelli. Vendita contestata in quanto, secondo il perito, il valore fu sottostimato. A rischio 700 posti di lavoro e la vendita invalidata. Il 27 giugno discussione in aula.

Con l'arrivo dell'estate spuntano nuovi tagli ferroviari da parte di Trenitalia Marche. Colpiti gli orari della biglietteria e il numero delle corse dei treni regionali senza considerare il blocco del Frecciarossa Milano-Ancona. A Fabriano polemiche per la riduzione all'osso dei trasferimenti da e per la Capitale. I sindacati, pronti allo sciopero, chiedono l'intervento della Commissione di Garanzia. 

Primo incontro, oggi a Roma, tra i vertici Indesit e i sindacati. L'azienda non intende tornare indietro sul piano esuberi, i sindacati, invece, non si accontentano dei soli ammortizzatori sociali ed attaccano: "Questa è una vertenza decisiva su scala nazionale." Scende in campo anche la Diocesi con Don Tonino Lasconi: "Recuperiamo la genialità di Aristide Merloni." Silenzio da parte della parlamentare Maria Paola Merloni.

Risoluzione vicina alla Best di Cerreto d'Esi dove entro dicembre 110 lavoratori dovranno lasciare l'azienda. Si studia la soluzione dei contratti part time per evitare licenziamenti. 

Nuovi tagli per gli ospedali marchigiani. Il progetto verrà presentato ai sindacati lunedì prossimo. Dimezzamento delle unità operative complesse, i punti nascita scendono da 15 a 7 e 160 primari su 462 saranno tagliati. Dislocati sul territorio tutti i mezzi di soccorso con particolare attenzione alle zone montane. I sindacati: "Queste scelte hanno devastato il territorio."